Brutto risveglio questa mattina per la maggioranza dei siti italiani (si stima il 60%), nonché per i relativi servizi di posta andati in offline dopo che alle 4 è scoppiato un incendio nella zona UPS (Gruppi di Continuità – Alimentazione elettrica) della server farm di Aruba ad Arezzo.
Non vogliamo in questo caso, fare facili speculazioni, non appoggiando siti dei nostri clienti su quella server farm, ma vorremmo parlare più che altro delle fragilità strutturali di internet che lo rendono uno strumento vulnerabile in tutte le sue ‘parti fisiche’; i siti sono appoggiati su server (computer) che si possono rompere, che sono alimentati dalla rete elettrica che si può interrompere, il segnale passa sulle reti di fibra ottica dedicate e sui nodi delle centrali telefoniche degli operatori che possono subire mille danni; ricordiamo ancora quando durante dei lavori in appennino, venne tranciato un cavo di fibra ottica e l’Italia fu tagliata in due (nel senso del segnale digitale). Aziende senza siti online, fino all’altro giorno neppure lo avevano ed ora se sono offline per 8 ore succedono autentici psicodrammi, posta elettronica inattiva…
Al di là dell’incidente occorso, ritengo sia utile interrogarsi sulla multicanalità dei servizi web, il fatto di differenziare la presenza digitale ‘business’ di una azienda su infrastrutture tecniche diverse, ridondate ed accessibili da diversi devices. Tenuto conto dei bassi costi raggiunti dalle piattaforme di hosting, in ragione del risparmio, ha senso creare ridondanza di server in sedi e presso provider differenti, riducendo il rischio di down-time. Se la cultura del web, almeno in Italia deve ancora crescere, il concetto di sicurezza, continuità del servizio ed altri simili, non hanno quasi iniziato il loro cammino e solo quando succedono questi episodi ci si ferma a riflettere delle sue criticità.
Salvo poi, poche ore dopo la risoluzione dell’inconveniente, ricominciare come se nulla sia accaduto, ma crescerà questa cultura nelle imprese ? In fondo se il mio Blog personale resta inaccessibile per 3 giorni, non se ne lamenta certo nessuno, ma se una azienda fosse tagliata fuori dalle comunicazioni digitali per un periodo uguale? La differenza è sostanziale, ma nessuno sembra volerne tenere conto.